Trovare modi per risparmiare sui costi energetici e accrescere le credenziali di sostenibilità sono due delle priorità chiave delle aziende di oggi. Realizzare entrambi gli obiettivi, con un investimento ragionevole, e recuperare tale investimento nel giro di pochi mesi, è una situazione win-win.
E, se esaminate più attentamente il funzionamento della vostra sala caldaie, questa potrebbe diventare una realtà effettiva.
In tutte le caldaie si assiste a un'evaporazione continua nel corso del loro normale funzionamento. Ciò accresce gradualmente il numero di solidi disciolti all'interno, che deve essere mantenuto entro limiti accettabili se si vogliono evitare danni alla caldaia.
Solitamente, ciò avviene mediante lo spurgo della caldaia. Se ne conoscono due tipi: spurgo dal basso (noto anche come spurgo intermittente) e spurgo continuo ed entrambi espellono depositi indesiderati dalla caldaia. In una caldaia industriale, a seconda della qualità dell'acqua di alimento, lo spurgo potrebbe equivalere al 3-5% della capacità della caldaia, senza alcun tentativo di riutilizzare opportunamente il calore e l'acqua presenti.
Se la quantità di spurgo dal basso rimossa è relativamente modesta (<50 kg/h), l'alto contenuto di solidi, l'entità, il funzionamento intermittente e le quantità usate relativamente basse non rendono il recupero un'opzione economicamente valida.
Tuttavia, i volumi più elevati previsti nello spurgo continuo possono essere riconvertiti, con notevole risparmio di acqua ed energia.
Quando la pressione dell'acqua bollente si abbassa, si produce un vapore di flash. Ciò significa che, a valle delle valvole di spurgo, si potranno sfruttare sia la condensa che il vapore di flash per generare risparmi energetici.
Naturalmente, il recupero e i risparmi effettivi di energia dipendono da una serie di fattori, ma persino con un circuito relativamente semplice che cattura l'energia di spurgo e la riutilizza per un altro scopo, l'ammortamento potrebbe variare da 4 a 5,3 mesi (in base a una quantità di spurgo pari a 300 kg/h).
In presenza di circuiti più sofisticati, dove il vapore di flash e parte del calore di spurgo sono utilizzati per riscaldare e disareare l'acqua di alimento, i risparmi annui sui costi potrebbero equivalere a decine di migliaia di euro, semplicemente effettuando un investimento relativamente modesto.
In questo impianto, il vapore di flash e parte del calore di spurgo servono a riscaldare e disareare l'acqua di alimento della caldaia.
Benché si tratti di una soluzione più complessa, comporta benefici ragguardevoli. Ipotizzando la temperatura di uscita dello spurgo, la portata dello spurgo, un valore termico del combustibile e l’efficienza della caldaia, i risparmi potenziali potrebbero corrispondere ai seguenti:
Visto l'enorme ritorno sull'investimento che si può cogliere, vale la pena sottoporre immediatamente a esame le procedure di spurgo per stabilire gli eventuali vantaggi. Inoltre, i nostri calcoli non prendono in considerazione i risparmi aggiuntivi derivanti dalla riduzione del consumo e del trattamento dell'acqua.
Per scoprire come migliorare rapidamente l'efficienza energetica e la sostenibilità, contattateci e saremo lieti di fornirvi maggiori informazioni in base alle vostre specifiche esigenze.